venerdì 28 novembre 2014

IL PROTOCOLLO DI KYOTO



Il Protocollo di Kyoto è un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico.
Il trattato è stato sottoscritto l'11 dicembre 1997 da più di 180 paesi in occasione della Conferenza della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Il trattato è però entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 dopo la ratifica da parte della Russia; ciò è dovuto al fatto che affinché il trattato potesse entrare in vigore, era necessario che venisse ratificato (cioè approvato facendolo proprio) da non meno di 55 nazioni e che queste nazioni nel complesso rappresentassero non meno del 55% delle emissioni serra globali dovute all'intervento dell'uomo.
L'obiettivo del trattato è la riduzione da parte degli stati firmatari, delle emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai propri livelli di emissione registrati nel 1990 in percentuale diversa da stato a stato, da raggiungere entro la fine del 2012 (la riduzione mediamente è del 5%). Con l'accordo Doha l'obiettivo di riduzione delle emissioni è stato però prorogato al 2020. Si ricorda che attualmente il più rilevante gas ad effetto serra è la CO2 (anidride carbonica).
L'Italia nello specifico deve ridurre le proprie emissioni del 6,5%.


Il protocollo di Kyoto è un accordo molto importante, ma da solo non basta per contrastare i cambiamenti climatici dovuti ai comportamenti scorretti dell'uomo nei confronti dell'ambiente. Si tratta però sicuramente di un passo fondamentale che mette le fondamenta necessarie per costruire insieme un futuro migliore.

Davide


giovedì 13 novembre 2014

L'EFFETTO SERRA



La scoperta dell'effetto serra o "effetto coperta", è dovuta al fisico - matematico francese Joseph Fourier vissuto nell'Ottocento. Nel 1824 infatti fu proprio lui a capire che l'atmosfera, naturalmente presente sulla superficie terrestre, produce un effetto serra benefico sul nostro pianeta, la cui temperatura senza di essa si aggirerebbe intorno ai - 18°.
Il nome "effetto serra" deriva dalla presenza di gas nell'atmosfera che causano l'aumento della temperatura terrestre. Tali gas svolgono due importanti funzioni.

  • filtrano le radiazioni provenienti dal Sole impedendo a quelle più nocive di raggiungere la Terra
  • ostacolano l'uscita delle radiazioni infrarosse
Finché l'equilibrio non viene intaccato, i gas presenti hanno quindi funzioni benefiche.
Il chimico svedese Svante Arrhenius nei primi del '900 capì che l'aumento di CO2 nell'atmosfera dovuta all'industrializzazione avrebbe rotto l'equilibrio dovuto al naturale effetto serra.
Le emissioni di anidride carbonica sono quindi il principale nemico da combattere: dal '900 il livello di CO2 nell'atmosfera è aumentato del 40% e per smaltire completamente la CO2 emessa, sarebbe necessario un tempo medio di circa 100 anni!!!


Un rimedio per ridurre i grossi problemi legati all'effetto serra, è di ricorrere alle energie rinnovabili, il cui utilizzo non pregiudica la vita delle risorse naturali: esse sfruttano infatti risorse che si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate o sono inesauribili. Alcuni esempi di risorse rinnovabili sono il vento, il mare, l'irraggiamento solare, le biomasse e le precipitazioni meteoriche.

Jacopo