venerdì 27 febbraio 2015

UN PO' DI STORIA...

La storia dei rifiuti è la storia dell’uomo. Negli scavi archeologici dei villaggi preistorici sono stati rinvenuti accumuli di materiali di scarto, in pratica gli antenati delle nostre discariche. Chi ha “inventato” i rifiuti industriali sono stati gli Etruschi con le loro discariche di scorie derivanti dalla lavorazione del ferro proveniente dall’Isola d’Elba. Con la nascita delle grandi città si presentò il problema di come gestire gli scarichi delle abitazioni e i rifiuti (resti di cibo, cocci e materiali di scarto).
Si costruirono reti fognarie, latrine pubbliche, ma si crearono anche i primi gruppi di spazzini. Ad Atene esistevano spazzini di professione che dovevano portare i rifiuti a due chilometri dalle mura, ma era Tebe la città greca più famosa per la pulizia (si racconta che Ercole, in una delle sue fatiche, si occupò delle pulizie delle enormi stalle di Re Augia). Roma all’apice del suo sviluppo era dotata di discariche esterne dove finivano non solo i rifiuti, ma anche le carcasse degli animali e le vittime dei giochi circensi. Con il Medioevo e lo sviluppo delle città, il problema dei rifiuti cominciò a farsi sentire a causa dell'afflusso di artigiani e commercianti che abbandonavano le campagne per venire a vivere negli agglomerati urbani dove si concentravano traffici e commerci.
Fu necessario realizzare impianti di raccolta e di scarico dei rifiuti, e ciò portò un notevole miglioramento delle condizioni igieniche dei centri urbani e una conseguente diminuzione delle malattie infettive.
Questo equilibrio resse fino alla cosiddetta rivoluzione industriale della seconda metà del '700 quando, numerosi stabilimenti, diedero inizio alla degradazione dell'ambiente.

Lorenzo

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